Serva di Dio
MADRE MARIA COSTANZA ZAULI
ROSARIO ED EUCARISTIA
contemplazioni sui misteri
*


La Madona mi ha fatto comprendere
che ogni anima eucaristica
deve riflettere in sé
le impronte dei Misteri del Rosario


La Madonna di San Luca, patrona di Bologna,
venerata nell'omonimo santuario



Misteri della Gioia

Preludio ai Misteri della Gioia: L'Immacolata

Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno

(Gn 3,15)

1.

È cosa meravigliosa il vedere come in Dio, si trovi impresso tutto quanto riguarda le opere Sue, con la vivezza del presente! In Lui si può leggere la vita di Gesù, di Maria Santissima, dei Santi, e fin la nostra in ogni particolare, con una fedeltà e verità che non si potrà trovare in nessun libro agiografico!
Due giorni fa, mi è parso rivivere líattesa di Dio, nella imminenza di un avvenimento che avrebbe segnato líinizio di un rinnovamento universale.
A questo punto, mi è stato presentato il quadro della Creazione coronato da quella dellíuomo e della donna. Ho visto Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre, rivestiti dei privilegi di grazia dei quali erano stati adornati, e fatti segno di tenerissimo, paterno amore per parte di Dio.
Poi la caduta, la mostruosa infedeltà, líorgogliosa ribellione, ed i suoi tristissimi effetti.
Líintelletto dei nostri Progenitori, si oscurò; e con la perdita del Sommo Bene, si ritrovarono nella più lacrimevole indigenza. Iddio li respingeva da Sé, condannandoli a tutta quella sequela di mali che avrebbero dovuto subire in punizione. Noi, nati sotto la legge del peccato, non siamo in grado di comprendere il disagio in cui si trovarono Adamo ed Eva, dopo che ebbero consumata la loro disobbedienza al Creatore.
Quanto piansero! Tutto sembrava rincrudire la loro pena...
Con quale lunga espiazione il Signore volle purificarli, per poterli salvare! Lunghi secoli di attesa, punteggiati qua e là di scintille, - figuranti i Profeti e i Giusti dellíAntico Testamento - anime belle che con la loro preghierea affrettarono il compimento del grande piano della Redenzione promessa. I primissimi chiarori dellíalba foriera della Redenzione, dopo la promessa fatta nellíEden, eccoli, nellíImmacolato Concepimento di Maria.
Appena Ella apparve alla luce del tempo: candida rosa che subito si volse al Sole Divino, come in esso si affissò, in quello síimmerse con moto spontaneo di amore, offrendosi incondizionatamente a Dio, disposta a lasciarsi adoperare per i Suoi altissimi fini!
Quale ineffabile compiacimento ricevette il Divin Padre da quellíomaggio e con quanta effusione strinse a sé la Sua dilettissima figliola!
Nessuno, come la Vergine Santissima, ha tanto sofferto per le gravissime offese fatte allíAltissimo, e, pur di riparare, si offrì ad ogni genere di sofferenze! La sua eroica offerta di disinteressato amore, diede un grande contributo alla Redenzione, e le meritarono il glorioso titolo di Corredentrice. (9.9.1948).

2.

Maria è il vero Paradiso, piantato dallíAltissimo per líIncarnazione del Suo Verbo, il più perfetto capolavoro della Creazione e della Redenzione; la vera Regina del Cielo e della terra (17.2.1942).
Al primo apparire della vaga stella del mattino, líumanità abbia incominciato a godere le primizie della riconciliazione con Dio, poiché la cortina di separazione da Lui, in forza del primo palpito di amore della Creaturina Eletta, si strappò lasciando traboccare dallíalto il compiacimento dellíAltissimo.
Ogni giorno della vita di Maria, fino a quello grande dellíAnnunciazione, fu per Lei un sempre rinnovato donarsi al suo Signore!... Lo sentiva di essere seguita in modo speciale dallo sguardo Divino, del quale aveva intuito líirresistibile attrazione, fin dal primissimo incontro, e nella Sua profondissima umiltà si chiedeva spesso: «Perché mai tutto questo a me?».
Come nessun altro mai misurava líinfinita distanza dal creatore alla creatura e sentiva tutta la bassezza della Sua origine che, anche favorita di una eccezionale grazia che líaveva preservata dal contrarre il peccato di origine, traeva sempre il suo principio in una umanità decaduta per la colpa.
Ad ogni nuovo dono si accresceva la forza dellíannientamento alimentando uníumiltà che, riconoscendo i doni Divini e consapevole della propria indegnità, dilatava il cuore nella riconoscenza, sprigionando il canto del Suo Magnificat. Queste furono le intime disposizioni di Maria Santissima fin dai Suoi primi anni.
Il Divin Padre volle riservarsi la Sua formazione per farla degna Madre del Suo Unigenito e, fin dal primo istante della vita terrena di Lei, iniziò il Suo mirabile capolavoro, corrisposto con piena fedeltà.
Dallíinfanzia, la Santissima Vergine possedeva le virtù teologali e cardinali in un grado massimo di perfezione, pur non lasciando trapelare quanto di straordinario veniva operandosi in Lei.
Questa sapiente Bambina conservava tutto nel segreto del Cuore e nemmeno i Santi Genitori, né i Sacerdoti e la compagne che La conobbero al Tempio, poterono supporre il tesoro che avevano in custodia.
La vedevano esemplare in tutto, ma in una linea tanto semplice e comune da non poter supporre quali tesori di grazia celasse nellíanima.
Era necessario questo silenzio per non ostacolare il piano di Dio, perché tutto procedesse nellíordine sapientemente disposto dallíalto.
Per questo motivo Ella lasciò che si stringessero gli sponsali con Giuseppe, mantenendo anche con lui un silenzio che piegò Iddio ad intervenire al momento opportuno.
Quanta sofferenza impose questa esigenza di silenzio, Ella sola potrebbe dirlo.
Con una via ed una linea di grazia quale fu quella che dovette seguire, il mantenersi nella più normale vita comune di povera famiglia che La costringeva a piegarsi ai più faticosi lavori mentre internamente un ardore insostenibile di Carità La consumava, la Sua vita fu vero martirio.
Doveva prepararsi così alla sua missione.

3.

Quanto mi attrae la linea della vita interiore della nostra Madre Celeste!... La sento più di quella di molte Sante e Santi come la sola che sia in perfetta armonia con lo spirito e le esigenze della vocazione eucaristica.
Anche per coloro che si dedicano all'adorazione del Santissimo Sacramento la donazione sempre rinnovata a Dio, è un bellissimo programma (9.2.1942).
Quanto é bella la Madonna! Più che la perfezione fisica (veramente ammirabile) penetravo la bellezza del Suo interiore.
In lei la Santissima Trinità ha il suo più fulgido riflesso: Ella é come un cielo ove il Sole Eterno riflette tutti i Suoi splendori. Le bellezze del Verbo che, come Madre, ha portato in sé, sembrano tutte adunarsi in Lei.
Quali armonie fra líImmacolata e líEucaristia! Il candore di Maria e quello dellíOstia Santa si richiamano a vicenda. La Madonna sembra avere legami di grazia molto intimi con le Anime Eucaristiche perché più intimamente assimilate al Suo Gesù ed alla Sua stessa vita.
Per mezzo della Santa Comunione Sacramentale, il Mistero dellíIncarnazione ha una continuazione mistica nelle anime che si comunicano, ed é per questo che la Madonna síimpegna a preparare al Figlio Suo, nelle anime che Lo ricevono, il dolce riposo di amore che trovò in Lei (29.11.1945).
Il Divin Padre si compiace tanto di vedere il Suo Divin Figliuolo Sacramentato, portato con amore dalle anime amanti come un giorno dalla Madre Sua, da dimenticare tutte le nefandezze degli uomini e venire inclinato al perdono ed alla misericordia (19.10.1942).

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Con approvazione ecclesiastica
Testi tratti da: Madre Maria Costanza Zauli, Rosario ed Eucaristia, Roma: Città Nuova, 1995/3, e da altri appunti pro manuscripto

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