Serva
di Dio |
INTRODUZIONE
OFFERTA DELLE SETTE EFFUSIONI DEL PREZIOSISSIMO SANGUE
PREGHIERA
PER OTTENERE GRAZIA, MISERICORDIA E PACE |
La vita della Serva di
Dio Madre Maria Costanza Zauli, autrice o ispiratrice di queste pagine, abbraccia
68 anni divisi in tre periodi: il primo, di diciannove
anni passato a Faenza, dove nacque il 17 aprile 1886; il secondo, di 28 anni (1905-1933),
trascorso a Bologna fra le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù; il
terzo, di 21 anni (1933-1954), che visse ancora a Bologna nella famiglia religiosa
da lei fondata: le Ancelle Adoratrici del SS. Sacramento.
La Serva di Dio, dotata di grande equilibrio umano e di senso pratico, ebbe il dono
di straordinarie esperienze mistiche, collaudate dalla pratica assidua
di tutte le virtù cristiane e religiose.
Ricevette da Dio, per sé e per la sua Opera, un carisma tutto incentrato nell'Eucaristia.
L'adorazione eucaristica è stata il cuore e la sostanza della sua vita ed
è lo scopo principale della sua Congregazione.
L'Eucaristia è il mistero del Corpo e del Sangue del Signore e la Chiesa,
specialmente dopo il Concilio Vaticano II, avendo unificato la festa del Corpo del
Signore con quella del suo Sangue prezioso, ci insegna che una devozione eucaristica
non è intera e non è completa se non è anche una devozione vissuta
col Sangue di Gesù.
In Madre Zauli è molto sentita la devozione al Sangue. Nei suoi scritti e
discorsi alla comunità, l'argomento del preziosissimo Sangue è connaturale,
perché, appunto, è un' asse portante della sua spiritualità.
La devozione al Sangue l'aveva tanto appassionata fino a diventare conformità
di vita, comunione alle sofferenze redentive di Cristo.
Ella era divenuta veramente "eucaristia" (corpo sacrificato e sangue versato)
e poteva dire ormai: "Non sono più io che vivo: è Cristo che vive
in me".
A dodici anni ebbe la prima illuminazione interiore sul Sangue di Gesù: ne
distinse con chiarezza le sette effusioni e comprese che per intercedere grazie avrebbe
dovuto offrire al Padre quei sette calici contenenti il prezzo d'inestimabile valore
della nostra Redenzione.
Col trascorrere degli anni, quando già religiosa Ancella del Sacro Cuore di
Gesù, iniziarono le manifestazioni del disegno divino in ordine a un'Opera
di vita contemplativa sulle linee di una spiritualità eucaristica ben precisa,
il Signore le fece comprendere di volere che nella nuova comunità si offrissero,
nelle varie ore del giorno, le sette effusioni del preziosissimo Sangue.
Nel periodo che trascorse nel chiostro e come fondatrice e madre resse la comunità
delle Ancelle Adoratrici del SS. Sacramento nata, come ella affermava, dal Costato
aperto del Redentore, riceveva quotidianamente illuminazioni interiori che per obbedienza
confidava a due delle sue suore, le quali registravano tutto fedelmente.
Ebbe le visioni-contemplazioni sul Sangue di Gesù principalmente nel periodo
liturgico della Quaresima e nel Triduo pasquale, quando il Signore la chiamava a
partecipare intimamente alla sua passione.
In questo modo ella poté contemplare al vivo i vari momenti in cui il Sangue
divino venne effuso: la circoncisione, l'agonia nel Getzemani, la flagellazione,
la coronazione di spine, la salita al Calvario, la crocifissione, la ferita al costato.
M. Maria Costanza afferma che "il Sangue prezioso di Gesù è
l'espressione di un'unica carità: l'amore al Padre e l'amore per le anime.
Questa carità ha sostenuto Gesù nell'offerta di se stesso fino al battesimo
di Sangue con cui avrebbe sigillato il riscatto dell'intera umanità"
(DMMC 24.3.1947).
La contemplazione del Mistero pasquale nelle sue varie fasi portava la Serva di Dio
a partecipare intensamente alla Messa, nella quale il Mistero si attualizza ogni
giorno, e ad offrire il suo sacrificio quotidiano nel calice del Sangue prezioso
che si eleva incessantemente al Padre nelle 24 ore del giorno: "Le nostre
minime offerte, immerse nell'onda vivificante del preziosissimo Sangue, vengono nel
calice della salvezza offerte al Padre, che le ricambia in torrenti di grazia"
(DMMC 1.5.1942).
"Il nostro sacrificio quotidiano, unito al Sacrificio eucaristico, impreziosito
dai meriti del Sangue di Gesù, acquista una straordinaria efficacia d'impetrazione"
(DMMC 12.8.1946).
Citiamo altri brani significativi sull'argomento: "Nella S. Messa, ad ogni
consacrazione eucaristica, si rinnova l'implorazione potente del Sangue di Gesù,
e sarà soltanto per il Sacrificio dell'altare che potranno ottenersi la pace
e la misericordia al mondo... Le nostre Messe sono la reale ripetizione di quei momenti
sublimi (il Cenacolo e il Calvario); ed è ancora il cuore vivo di Gesù,
in tutta la perfezione della sua carità, che rinnova l'offerta di sé
per la salvezza dei fratelli".
"Nulla difetta al valore del Sacrificio eucaristico. Eppure la continuazione
delle offese fatte a Dio esige, per l'applicazione degli effetti della Redenzione,
un certo contributo d'immolazione da parte nostra. Per le purissime mani di Maria
al momento della Consacrazione dobbiamo presentare la nostra offerta per ottenere
misericordia e salvezza al mondo intero" (DMMC 20.9.1948).
La Madonna è stata guida e maestra di Madre Zauli nella devozione al Sangue
di Gesù.
Nella contemplazione delle varie fasi della passione, ella vede sempre Maria accanto
a Gesù nel suo ruolo di Corredentrice e Madre universale di grazia.
L'l febbraio 1940 ebbe una luce particolare per cui intuì una verità
quanto mai consolante: vide Maria santissima fatta calice del Sangue divino: "Quel
Sangue preziosissimo, man mano che veniva sparso, era raccolto da invisibili Angeli
e portato a Lei, che lo attraeva in sé per forza di amore.
Quel Sangue, miracolosamente raccolto e conservato in Lei come tesoro d'inestimabile
valore, Ella, Vergine sacerdotale, continuamente offre alla SS. Trinità a
favore delle anime: compito che prolungherà fino alla fine dei tempi, fino
a quando la Redenzione abbia avuto il suo perfetto compimento".
Gesù, dopo averle fatto queste rivelazioni sulle ricchezze di grazia di sua
Madre, le disse: "Voi dovete continuare a raccogliere misticamente il mio
Sangue come faceva la Madre mia e presentarlo con le pure intenzioni di Lei alla
SS. Trinità".
Madre Costanza, come tutte le anime vicine a Dio ricevendo da Lui tanta luce per
conoscerlo, si sentiva immensamente bisognosa della sua misericordia e comprendeva
la necessità di una continua purificazione.
Come c'insegna la Chiesa, principalmente "per il sacramento della riconciliazione
viene ad ogni cristiano e all' intera comunità dei credenti la certezza del
perdono per la potenza del Sangue redentore di Cristo" (cf. Givanni Paolo II
- Reconciliatio et Poenitentia, 28).
Madre Maria Costanza afferma: "La Confessione è per me sempre un grande
sacramento, e quando ho la fortuna di accostarmi ad esso, mi pare di essere più
in cielo che in terra. Nel momento dell'assoluzione sento di essere sotto il torrente
impetuoso del Sangue divino che mi purifica e mi rinnova" (DMMC 6.5.1938).
E così esortava le sue suore: "Uno dei mezzi più efficaci che
l'infinita misericordia di Dio ha messo a nostra disposizione per far rivivere, conservare
ed aumentare la grazia, è il sacramento della Penitenza. Se sapremo valercene
con spirito di fede, comprese della potenza dell'assoluzione sacramentale che - applicando
i meriti del preziosissimo Sangue - agisce sull'anima ben disposta come un secondo
battesimo, usciremo dal confessionale intimamente rinnovate, pure, splendide, trasparenti".
Ma anche fuori del sacramento, comprendeva che "per potersi immedesimare
alla Vittima divina e insieme ad essa continuare la supplica, l'offerta, l'adorazione
che ottenga il trionfo della grazia su tutti i redenti, dobbiamo purificarci da ogni
ombra e penombra, immergendoci nel Sangue di Cristo, lavacro di misericordia"
(DMMC 9.12.1937).
È stato scritto che il pensiero dominante della Zauli sul Sangue di Gesù
è la "mistica dell'offerta" (Cf. Beniamino Conti: presentazione
del Quaderno Sanguis Christi n. 11 di M.M. Costanza Zauli - Pia Unione del
Preziosissimo Sangue, Roma, 1984.). Ella si univa a Maria, la Vergine offerente,
nella Messa, per offrire a Dio il calice della salvezza; offriva il Sangue di Gesù
nelle sue ore di adorazione "per la Chiesa e per il mondo"; insieme alla
sua famiglia religiosa faceva, come si è detto, nelle varie ore del giorno,
l'offerta delle sette effusioni del preziosissimo Sangue per ottenere grazie ai Sacerdoti
e per l'aumento delle vocazioni sacerdotali.
Si avvaleva, inoltre, di quest' offerta per ottenere gli aiuti necessari a quanti
ricorrevano alle sue preghiere e la applicava a suffragio delle Anime sante del Purgatorio.
Oggi la Serva di Dio sembra raccomandare questa pratica semplicissima ed efficacissima
dell' offerta del Sangue di Gesù a tutto il Popolo di Dio con le parole che
con fervore rivolgeva alle sue figlie spirituali: "Offriamo all'Altissimo Iddio
il Sangue preziosissimo del suo Figlio divino, sparso per la nostra salvezza! Che
forza ha questo Sangue! Sappiamo unire al suo grido potente il nostro grido di fede
e di amore per ottenere pietà e misericordia a questa povera umanità
sofferente!" (DMMC 28.12.1944).
"Offriamo spesso il Sangue di Gesù all'Eterno Padre per i bisogni della
nostra santa madre Chiesa, per il trionfo della Religione, per la conversione dei
poveri peccatori, in suffragio delle Anime sante del Purgatorio. Fin da bambina ho
avuto questa bella devozione al preziosissimo Sangue e posso dire che, invocandolo,
ho visto operare dei veri miracoli di misericordia sulle anime" (DMMC 3.7.1943).
Ancelle Adoratrici del SS. Sacramento
Con i testi e le preghiere
che qui presentiamo intendiamo meditare il dono sublime dell'Alleanza che ci ha stretti
a Dio, Alleanza sigillata per sempre nel Sangue di Gesù Cristo. Alleanza,
comunione con il Signore della vita, offerta agli uomini come àncora di vita.
L'uomo creato a immagine e somiglianza di Dio, plasmato per conversare con Lui,
si allontana dubitando di ricevere la vita dal suo Signore, presumendo di conoscere
da sé ciò che giova e dà gioia, e giunge a versare il sangue
del fratello. Fin dai primordi dell'umanità la voce del sangue
di Abele cominciò a gridare dalla terra. L'uomo imparò presto a
sppargere il sangue, a produrre la guerra, a far morire. E Dio, alla continua ricerca
dell'uomo, vorrà ridargli la vita proprio attraverso il sangue sparso.
La Bibbia parla di questa storia di salvezza con racconti di alleanza. Se la salvezza
è il ritorno dell'uomo a Dio, l'alleanza è appunto un legame che Dio
stringe con l'uomo. Dio torna a scegliere l'uomo per sé e l'uomo, ora con
la voce di Noé, ora con la bocca di Abramo, ora con le parole di Mosé,
infine e per sempre con la vita di Gesù, sceglie Dio come suo Dio.
L'alleanza, intesa a salvaguardia della vita dell'uomo, trova il suo segno più
espressivo nel sangue, sede appunto della vita. Se il sangue viene sparso, c'è
morte, se il sangue non viene violato, c'è vita. Ebbene l'alleanza viene conclusa
proprio perché si è in una situazione di morte e si desidera la vita,
L'alleanza chiede che il sangue versato non significhi più inequivocabilmente
morte ma, paradossalmente, divenga vita.
Questo in poche parole il prodigio dell'alleanza: promessa di Dio e desiderio
inestirpabile dell'uomo che ci sia vita senza fine lì dove ora c'è
morte. L'uomo ha sparso il sangue e non può vivere. Il sangue di Gesù
sarà sparso e sarà sorgente di vita.
Per ogni contemplazione offriremo qualche testo biblico accompagnato da alcuni
passi tratti dagli scritti di Madre Maria Costanza Zauli. L'intento sarà appunto
questo: ravvivare in noi la gioia dell'alleanza che Dio ha stretto con l'umanità
per la salvezza di tutti, impetrare il perdono per il sangue continuamente oltraggiato
confidando solo e unicamente in quell'unico sangue salvifico che il Signore ha versato
per tutti e ciascuno.
La preghiera si articolerà dunque attorno a quei momenti per i quali il
Vangelo annota o suggerisce che Gesù effuse li suo sangue. Viene da sé
che ogni pagina non potrà che essere eucaristica e parlarci della Messa, mistero
definitivo dell'alleanza, luogo in cui il Sangue sempre viene offerto e distribuito
per la vita.
D. Marco Settembrini
Abbreviazioni
DMMC: Diario di Madre Maria Costanza
Le
sette contemplazioni del Mistero del Sangue di Gesù
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Trinità amabilissima, ti offriamo il grande prezzo con cui fummo redenti:
il Sangue divino dell'Agnello, Immacolato, un giorno tutto sparso ed ora tutto misteriosamente
racchiuso nell'Ostia santa. Accettalo, per l'esaltazione della tua Chiesa, per la
santificazione dei Sacerdoti, per la salvezza del mondo, per la nostra fedeltà
perseverante. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prima
contemplazione: la Circoncisione di Gesù
Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te...sia circonciso tra di voi ogni maschio. (Gen 17,7.10)
Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre (Lc 2,21)
Dopo otto giorni dal Natale
di Gesù, ancora nella squallida grotta di Betlem, puntualmente e fedelmente
S. Giuseppe, il giusto, si accinge ad imprimere nel Figlio divino il sacro sigillo
della circoncisione.
E' compreso di alta riverenza, il cuore gli trema, gli trema la mano, ma per fedeltà
alla Legge compie il delicatissimo religioso ufficio come padre legale di Gesù;
e sparge le prime gocce di quel Sangue divino che un giorno, versate in copia dallo
Croce, redimeranno il mondo. Egli conosce il valore di quelle stille e con spirito
sacerdotale le offre all'Altissimo entro il calice vivo del suo Cuore.
Tutto è silenzio. Maria, in disparte, contempla adorando e si offre insieme
al suo tenero Agnello per la grande immolazione redentrice.
Il Bambino, comprimendo nel cuore i palpiti dell'Amore infinito, ripete al Padre
celeste: «Non hai voluto né ostie né sacrifici; mi hai preparato
un corpo. Ecco, io vengo per compiere, o Dio, la tua volontà».
Raccogliamo religiosamente le prime gocce del preziosissimo Sangue di Gesù
e offriamole al trono dell'Altissimo: rappresentano la primizia di quel Sangue che
sarà versato dal nostro Redentore nella sua passione per la nostra salvezza.
(Da una meditazione).
Gesù viene circonciso, comincia a effondere il suo Sangue.
Con la circoncisione entra nell'Alleanza di Abramo e al tempo stesso ne inaugura il compimento nel suo sangue
(silenzio contemplativo)
V/. Ci hai redenti Signore con il Shngue dell'Agnello
R/. A cui si deve gloria, onore e benedizione nei secoli
Seconda contemplazione: l'Agonia di Gesù nell'orto del Getsemani
"Uscito, se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi. Anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia, non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra" (Lc 22, 39-44).
È giovedì,
l'ora del Getzemani.
Avviciniamoci a Gesù, al suo Cuore buono, e ascoltiamo il suo palpito angoscioso
in quella notte dolorosa, in cui si vide tradito da Giuda, rinnegato dal suo Pietro,
abbandonato dai suoi cari Apostoli che teneramente amava. Cerchiamo di penetrarlo,
di intenderlo profondamente questo palpito di amore e di dolore di Gesù Cristo,
per consolarlo e riparare. Pensiamo spesso,
molto spesso, all'angoscia mortale di Gesù, che lo fece sudare sangue. Prendiamo
posto vicino a Lui su quella zolla purpurea irrorata dal suo prezioso sangue, prostriamoci
in profonda adorazione quali sue consolatrici.
È il massimo dovere di una sposa fedele far sue le pene, le sofferenze, le
agonie dello Sposo che ama. Gesù ci vuol mettere a parte del suo calice. Accettiamolo
serenamente, per condividere con Lui le angosce della sua amarissima passione.
L'anima più amante s'immerga nel Sangue preziosissimo del suo Dio e sempre
più verrà a conoscenza del palpito angoscioso del suo Cuore divino.
(dagli ammaestramenti della Serva di Dio).
Gesù prega perché sia fatta la volontà del Padre e suda sangue.
Questa la volontà del Padre: che tutta la sua persona sia vita donata per la redenzione del mondo, vita effusa, e copiosamente attinta al Calice della salvezza.
(Silenzio contemplativo)
V/. Ci hai redenti, Signore, con il Sangue dell'Agnello
R/. A cui si deve gloria, onore e benedizione nei secoli.
Terza contemplazione: la Flagellazione
"Pilato, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue. Vedetevela voi!» E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli». Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso" (Mt 27, 24b-26).
All' uscire dal Getzemani,
Gesù, pur pallido ed estenuato, appariva di una bellezza e maestà da
farlo emergere fra tutti. Anche i più indifferenti e ostili non riuscivano
a sottrarsi al suo fascino.
Era come un'irradiazione della sua Divinità, che per essenza è amore.
Di quella sacrosanta Umanità, quale scempio si fece nella crudelissima flagellazione!
Quanto umiliante e spasmodica fu quella violenta carneficina... Gesù, senza
un miracolo, avrebbe dovuto morirne.
I flagellatori, dopo aver ridotto tutta una piaga quella dolce Vittima con un'incomposta
furia di crudelissimi colpi, non desistettero se non quando la videro
cadere stremata nella pozzanghera del suo sangue.
Tutto questo mise al colmo anche le sofferenze del Cuore di Maria.
Mentre Gesù offriva il suo Sangue, univa alla sua l'offerta di tutte quelle
anime generose che, lungo i secoli, sulle orme della Madre sua, avrebbero accettato
l'immolazione con la stessa carità e gli stessi fini (DMMC).
Gli uomini non lesinano i colpi e questo li porta dinanzi a Gesù imbrattato dal sangue della flagellazione.
"Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli ... "; parola blasfema e parola profetica; ogni uomo troverà la salvezza proprio in quel sangue, abbondante abbastanza da ricadere su ogni figlio nato sulla terra per lavarlo da ogni peccato.
(Silenzio contemplativo)
V/. Ci hai redenti, Signore, con il Sangue dell'Agnello
R/. A cui si deve gloria, onore e benedizione nei secoli.
Quarta contemplazione: Gesù è coronato di spine e schernito
"Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. SpogliatoIo, gli misero addosso un mantello scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi, mentre gli s'inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!».
E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo" (Mt 27, 28-31).
Guardiamo al Figlio di
Dio fatto Uomo nella sua passione: si è assoggettato a tale immolazione da
venir trattato come oggetto di ogni disprezzo.
Sotto questa tempesta di umiliazioni e di dolori, il suo sguardo non si turba ma
rimane dolce, sereno, tranquillo.
In quell'ora Egli ebbe presenti ciascuno di noi e si donò totalmente e si
offrì a morire per farci vivere la sua vita di grazia.
Considerando l'amore dello Sposo divino, che ha sparso tutto il suo Sangue per noi,
sorgerà nelle anime amanti il desiderio di imitarlo (dagli ammaestramenti
della Serva di Dio).
Capo di Gesù oltraggiato, destino del Salvatore schernito
e non riconosciuto, Redentore semplicissimo, come il suo Sacramento.
(Silenzio contemplativo)
V/. Ci hai redenti, Signore, con il Sangue dell'Agnello
R/. A cui si deve gloria, onore e benedizione nei secoli.
Quinta contemplazione: Gesù sale il Calvario portando la Croce
"Essi allora presero Gesù ed egli, portando la sua croce, si avviò verso il luogo del cranio, detto in ebraico Golgota" (Gv 19, 17).
Leggiamo nel gran libro
del Crocifisso che cosa è costata a Dio la nostra anima: gli è costata
tutta la sua passione, fino alla morte di croce.
Il Crocifisso dobbiamo averlo sempre scolpito nel nostro cuore, per corrispondere
al suo amore con tutta la forza del nostro amore.
Il Sacrificio sanguinoso del Figlio di Dio che dona tutto se stesso al Padre, gli
atroci tormenti che ha subito, ci dicano quanto è grande, sublime l'anima
nostra e come è necessario che sappiamo custodirla nella grazia del Signore,
che operiamo in modo da renderla sempre più pura, limpida, trasparente.
Dio ci ha tanto amato da dare tutto il suo Sangue per ciascuno di noi.
Immergiamoci in quel Sangue preziosissimo per fortificarci e impostarci in quella
linea di fedeltà che possa dargli il massimo compiacimento.
Sappiamo valerci di questo mezzo di purificazione, di trasformazione, di immersione
nella luce (Dagli ammaestramenti della Serva di Dio).
Prima le percosse, i gesti violenti, e poi la sofferenza da portare; gli omicidi e poi il lutto di cui nessuno parla ma che pure sanguina. "Gesù stesso si caricò della croce", dice l'evangelista Giovanni. Se anche c'era un Cireneo, la croce era di Gesù.
Il sangue effuso e il sangue che continua a scorrere, lungo il cammino che porta al Monte di Dio, la montagna dell'alleanza.
(Silenzio contemplativo)
V/. Ci hai redenti, Signore, con il Sangue dell'Agnello
R/. A cui si deve gloria, onore e benedizione nei secoli.
Sesta contemplazione: la Crocifissione e la Morte di Gesù
"Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù, allora, vedendo la Madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo spirò" (Gv 19,25-30).
Il Figlio di Dio incarnato,
con la sua Umanità gloriosa, sta davanti alla Divinità, Re dell'universo
e pontefice eterno, con i sigilli splendenti delle cinque piaghe gloriose dalle quali,
nella crocifissione, scaturì il sangue della nostra salvezza.
Queste cinque piaghe sono i cardini dell'universo. Da esse sgorgano continuamente
la grazia e la misericordia sui redenti, e sono sempre attive, perché Gesù,
per la vita delle anime, continua, sebbene misticamente attraverso i Misteri Eucaristici,
la sua immolazione, la sua offerta di propiziazione e impetrazione.
Ma per la remissione delle orribili colpe delle quali la terra è allagata,
è ancora necessaria una continuazione dell'immolazione cruenta, e questa il
Signore la continua nel suo Corpo Mistico, in quelle anime fedeli e amanti che, come
la Madre sua, cooperano all'opera redentrice (DMMC 19.4.1938).
Gesù sulla croce, immobile per versare tutto il suo sangue. Una Madre e un discepolo a fissarlo, testimoni del suo dono totale ed invitati ancora a seguire il Maestro,
accogliendolo e rigenerandolo.
Sì grida di sete perché il respiro sta venendo meno, si grida perché Dio torni ad ascoltare la voce dell'umanità sfinita. Ed ecco, meraviglia: Colui che perde la vita è Colui che la dona!
I presenti porgono un po' di aceto e Gesù offre il Respiro di suo Padre perché ognuno possa gridare "Abbà! Padre!".
(Silenzio contemplativo)
V/. Ci hai redenti, Signore, con il Sangue dell'Agnello
R/. A cui si deve gloria, onore e benedizione nei secoli.
Settima contemplazione: la Ferita al Costato di Gesù
"Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera ed egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto»" (Gv 19, 32-37).
... Ho visto aprirsi un
luminoso orizzonte nel quale campeggiava la splendida figura del Risorto con le sante
piaghe splendenti.
Da quella del sacro costato (dalla quale sulla croce uscirono sangue ed acqua) pareva
sgorgare un'impetuosa e larga corrente d'acqua viva, che si volgeva ad irrigare la
Chiesa.
Mi è stato dato di poter ammirare la meravigliosa purificazione e rinnovazione
che veniva ad operarsi sulle anime nostre.
Oh, quel cuore è veramente la sorgente dell' acqua viva che purifica e disseta,
comunicando alle anime la stessa vita divina! (DMMC 15.5.1951).
Che la vita di Gesù sia interamente donata è mostrato emblematicamente dal suo cuore aperto. Ne scaturiscono sangue ed acqua, segreto e forza della Chiesa, mistero dei
Sacramenti. Offerto completamente per essere ricevuto, per nutrire e divenire sorgente di comunione col Padre.
(Silenzio contemplativo)
V/. Ci hai redenti, Signore, con il Sangue dell'Agnello
R/. A cui si deve gloria, onore e benedizione nei secoli.
Offerta
delle sette Effusioni del Preziosissimo Sangue
Queste sette preghiere di offerta del preziosissimo Sangue di Gesù sono
state composte con parole tratte dagli scritti della Serva di Dio Madre Maria Costanza
Zauli.
Il Signore disse a Madre Costanza Zauli:"Il Sangue di Cristo presentato dalle mani e dal Cuore di Maria vostra Madre, vi otterrà, dalla bontà del Padre, clemenza e ampia effusione di misericordia, che annienterà vittoriosamente tutti i piani dell'inferno, con questa offerta Egli effonderà continuamente un onda santificatrice; il Sangue preziosissimo di Cristo ecco la leva potente, che ci rimane per risollevare l'umanità dall'abisso, con esso si avranno veri miracoli di misericordia sui peccatori". La stessa Madre Costanza incoraggiava tutti a questa devozione diceva spesso: "Offriamo spesso il Sangue di Gesù all'eterno Padre, che forza ha questo Sangue! Sappiamo unire al suo grido potente il nostro grido di fede e amore per ottenere pietà e misericordia a questa povera umanità sofferente!". Un giorno la Madonna le disse: "Aiutami, figlia mia, per darmi sempre qualcosa in favore delle anime del Purgatorio, offri spesso il Sangue preziosissimo del mio Gesù, unendoti alle Sante Messe che di continuo si celebrano sugli altari del mondo."
Prima effusione del Sangue di Gesù nella sua circoncisione
O Trinità adorabile, per le mani di Maria corredentrice, ti offriamo il Sangue preziosissimo di Gesù, scaturito nella sua circoncisione, in rendimento di grazie per il dono della redenzione, e ti preghiamo di essere fedeli alla Tua santa Legge d'amore e per ottenere grazia, misericordia e pace a tutti i popoli della terra. Gloria al Padre
"Ma
se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni
con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato"
(1 Gv, 1,7)
Seconda effusione
del Sangue di Gesù nell'agonia del Getsemani
Padre misericordioso, per i meriti infiniti del preziosissimo Sangue che il Tuo Figlio Gesù effuse nell'agonia del Getzemani, ti preghiamo, fa che, in comunione con Lui e con la sua Madre SS, ci pieghiamo silenziosamente ad adorare ogni espressione della Tua Volontà, per adempierla con amore. Gloria al Padre
"Dio
lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel
suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia" (Rm 3,25a)
Terza effusione
del Sangue di Gesù nella Sua flagellazione
Signore Gesù, nostro Dio e Salvatore, ti preghiamo: purificaci nel Sangue preziosissimo da Te sparso nella Tua flagellazione e concedici di penetrare, con la Madre Tua, le profondità della Tua Passione interiore e di offrirti i nostri cuori amanti, nei quali ti possa riposare e trovare balsamo alle tue ferite. Gloria al Padre
"(Quelli
che sono vestiti di bianco) sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione
e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello" (cf.
Ap 7,14)
Quarta effusione
del Sangue di Gesù nella coronazione di spine
Padre santo, ti offriamo il Sangue preziosissimo che il tuo Figlio divino effuse nella Sua coronazione di spine e ti chiediamo di rivestire degli splendori della tua santità i tuoi sacerdoti, affinché colmi di Spirito Santo, portino in tutte le anime il fuoco della tua divina carità: che è lo spirito genuino di Gesù Cristo Signore nostro. Gloria al Padre
A Colui
che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di
noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei
secoli dei secoli. Amen. (Ap 1, 5b-6)
Quinta effusione
del Sangue di Gesù nella salita al calvario.
Dio di bontà infinita, ti preghiamo affinché il sangue che Gesù sparse nella salita al calvario scenda su tutti noi come onda purificatrice, rigeneratrice, santificatrice. Da questo Sangue possiamo attingere la forza di seguire le orme del Tuo Figlio sulla via dolorosa, per ottenere, uniti a lui, torrenti di grazia e fiumi di misericordia per tutti. Gloria al Padre
"(Nel
Figlio diletto di DIo) abbiamo la redenzione mediante il suo Sangue" (cf. Ef.
1,6)
Sesta effusione
del Sangue di Gesù nella sua crocifissione
O Trinità santissima, in unione alla Vergine addolorata, ti offriamo il Sangue prezioso che Gesù sparse nella sua crocifissione, per adorarti, ringraziarti, riparare i peccati che si commettono, e per intercedere tutte le grazie di cui abbiamo bisogno. Ti chiediamo in particolare di saperti donare amore per amore, nella soavità di un sacrificio ma i sospeso, come umile cooperazione all'opera della salvezza. Gloria al Padre
Voi sapete
che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla
vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo,
come di agnello senza difetti e senza macchia. (1 Pt 1, 18-19)
Settima effusione
del Sangue di Gesù nella ferita al Costato.
Signore Gesù Cristo, mite agnello immolato, ti preghiamo umilmente: dal tuo Cuore trafitto sulla croce, da cui sgorgarono Sangue e Acqua per la nostra salvezza, effondi in noi il tuo Spirito d'amore, affinché possiamo amarci come tu ci ami ed essere una cosa sola con Te nel Padre e fra noi. Gloria al Padre
"Questi
è colui che è venuto con acqua e sangue, non con acqua soltanto, ma
con l'acqua e con il sangue" (1 Gv 5,6).
PREGHIERA
Per ottenere grazia, misericordia e pace
Padre santo,
guarda al tuo Figlio divino nel SS. Sacramento.
Ti presentiamo la forza d'impetrazione di ogni istante che Egli passa in questo stato eucaristico: istante che eterna la sua immolazione e ha tutta l'efficacia
del"grido valido" (cf. Eb 5,7; 12,24) del suo Sangue, dei suoi meriti, del suo amore e ti domandiamo di glorificarlo come Egli glorifica te.
Non guardare ai delitti che anneriscono questa povera terra, ma unicamente allo splendore che custodisce nella Divina Eucaristia e intervieni, manifestando la tua Onnipotenza, in forza del tuo Amore e della tua Bontà.
Per lo stesso Gesù Cristo, nostro Signore. AMEN (DMMC 20.9.1943)
(Dopo la Confessione): come profumano del Sangue preziosissimo di Gesù le nostre anime! Il Sangue divino di Gesù, quando lo riceviamo con fede e amore, fa sbocciare nel giardino del nostro cuore dei fiori celesti che sono le virtù: carità, umiltà, semplicità... Le grazie che Nostro Signore Gesù Cristo riversa ad ogni istante sui nostri passi, per noi le ha ottenute tutte col prezzo inestimabile dello spargimento del suo preziosissimo Sangue e dei suoi patimenti.
PREGHIERA
Composta dalla Serva di Dio
Signore Gesù, totalmente annientata nel profondo abisso della mia miseria, mi prostro davanti alla tua infinita bontà per umiliarmi e accusarmi di tutti i miei peccati commessi dall'uso di ragione fino a questo momento in pensieri, parole, opere e omissioni e di tutto quello che mi ha resa colpevole al tuo cospetto.
Di tutto, Signore, ti chiedo perdono e ti domando di venire purificata e rigenerata nel tuo Sangue prezioso.
Immersa in questo lavacro di misericordia, intendo iniziare una nuova vita di grazia e venire continuamente e nuovamente immersa nel gran Calice che su tutta la terra viene offerto al tuo Divin Padre nelle ventiquattro ore del giorno.
Così purificata, possa io venire adoperata da te per i fini della mia santa vocazione. AMEN
PREGHIERA
DI OFFERTA
del Preziosissimo Sangue
Eterno Padre, per le mani immacolate di Maria, ti offriamo il SANGUE PREZIOSISSIMO DI GESU:
- per la tua Chiesa santa
- per il Santo Padre, i Vescovi, i Sacerdoti e i Diaconi, perché siano vive trasparenze del tuo Figlio divino
- per l'aumento delle vocazioni sacerdotali e religiose
- per i seminaristi, perché si preparino nella preghiera e nella pratica delle virtù cristiane a divenire santi Sacerdoti
- per il ritorno dei lontani alla Casa paterna
- perché tutto il mondo ti conosca e ti ami
- perché la famiglia sia custodita nella santità, come tu l'hai voluta fin dal principio; perché i giovani vivano nella trasparenza della grazia e della purezza, e perché i bambini, tuoi prediletti, conservino sempre il candore dell'innocenza
- perché vi sia pace su tutta la terra
- a suffragio delle Anime che stanno purificandosi in attesa di raggiungerti nella gloria
- (altre libere intenzioni).
(La Serva di Dio recitava ogni mattina questa"offerta", aggiungendovi un Padre nostro, un'Ave Maria e un Gloria e formulando tutte le intenzioni per le quali doveva pregare).