Serva
di Dio |
Nata a Faenza il 17 aprile
1886 da Giuseppe e Rosa Tanesini, in un ambiente familiare ricco di fede e di affetti,
al battesimo ricevette il nome di Palma Pasqua.
Nella prima Comunione senti la chiamata di Dio e a 13 anni, nella festa dell'Annunciazione,
a lei tanto cara, emise il voto di verginità.
A 19 anni entrò fra le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù a Bologna, dove,
come fuoco sotto la cenere, maturò la sua missione di fondatrice.
Gesù e Maria, con continui doni mistici, la istruivano e la guidavano verso
la sua meta. Fu sempre in ottimi rapporti con gli Arcivescovi di Bologna, ai quali
confidava i suoi progetti, come fu in ottimi rapporti con le Superiore della sua
Congregazione, le quali l'assecondarono nella realizzazione della nuova Opera eucaristica.
Il suo calvario fu soprattutto interiore e per dieci anni fu una misteriosa malattia
che guarì il giorno del suo ingresso nell'Arca santa dell'Eucarestia, cioè
il 3 agosto 1933. Il 9 dicembre venne eretta canonicamente la Congregazione delle
Ancelle Adoratrici del SS. Sacramento, di vita contemplativa claustrale nella quale,
come madre e maestra, riversò i doni di natura e di grazia, di cui era largamente
dotata.
All'alba del 28 aprile 1954 lasciava serenamente questa vita per eternare in cielo
la sua adorazione.
Madre M. Costanza amò filialmente la Madonna, la quale si degnò di
farsi sua guida e maestra di vita spirituale. Ella accolse i suoi insegnamenti come
discepola attenta e imitatrice fedele.
Dalla Madre di Dio ricevette, fin dal 1924, l'ispirazione di praticare e di diffondere
la devozione dei dodici Privilegi.
Scrive a proposito nel suo Diario (30/6/1939):
«In quella benedetta visita, la SS. Vergine mi ordinò di farla conoscere
e di diffonderla perché graditissima al suo Cuore: farne il ricordo, meditandoli
mentalmente e recitando ad ognuno un'Ave Maria e la seguente preghiera di lode: Sia
benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla
Vergine Maria».
Dal Diario, 18/5/1943
«Ho potuto comprendere
quanto Gesù ami la Madre sua, quale potere le abbia conferito e quanto sia
prezioso il dono che ci hafatto lasciandola a noi come Madre.
Sarebbe una stoltezza pretendere di andare a Lui senza valersi di Maria, posta quasi
come scala perché possiamo arrivare fino alle altezze del Trono di Dio.
Quale delicatezza di amore ci dimostra il nostro Sposo Gesù affidandoci alle
cure della Madre sua!
Lei sola è in grado di ottenere alle anime le grazie necessarie perché
in esse si compia il disegno divino, e di guidarle passo passo fino alla meta alla
quale sono attese.
Sento tanta gratitudine verso l'Altissímo a motivo dei Privilegi conferiti
a Maria Santissima.
La Madonna si mostra molto contenta quando ci uniamo a Lei per magnificare Colui
che l'ha.fatta tanto grande».
"Quando non esistevano gli abissi, io fui generata" (Prv 8,24)
Contemplazione: Il Divin
Padre, dall'eternità ideava la sua opera creatrice, ammirando la perfezione
che avrebbe impressa nelle sue creature, e si compiaceva del capolavoro sommo, della
gemma più preziosa, vagheggiando nel suo pensiero la Madre che avrebbe preparato
al suo Figlio.
Invocazione: O Gloria della Trinità Santissima: aiutami ad accogliere e a
portare a compimento il disegno d'amore che il Padre ha su di me.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
2. L'Immacolata
concezione di Maria.
"Io porrò inimicizia tra te e la donna" (Gn 3,15)
Contemplazione: I
primissimi chiarori dell'alba della Redenzione, dopo la promessa fatta nell'Eden,
eccoli nell'immacolato concepimento di Maria. Al primo apparire della stella del
mattino, l'umanità cominciò a godere le primizie della riconciliazione
con Dio, poiché la cortina di separazione da lui, in forza del primo palpito
della Creaturina eletta, si strappò, lasciando traboccare dall'alto la misericordia
dell'Altissimo.
Invocazione: O piena di grazia: sii la mia forza per vincere il peccato e crescere
in sapienza e grazia.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
3. La perfetta conformità
di Maria al volere di Dio.
"Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1,38)
Contemplazione: L'anima
di Maria era un vero paradiso di delizia per il Figlio e il più bell'ornamento
di gloria per la SS. Trinità. Ella sapeva innalzarsi nelle limpide regioni
della fede ove vedeva il suo Dio e adorava la sua volontà santissima ripetendogli
il "fiat" di una dedizione piena e perfetta.
Invocazione: Madre della Fede: fa che io sia pronto e gioioso nei miei Si quotidiani
alla santa volontà del Padre.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
4. L'eminente Santità
di Maria.
"Senza macchia né rugaÖ ma Santa e Immacolata" (Ef 5,27b)
Contemplazione: La santità
della Madonna è tutta un tessuto d'oro sulla semplice trama della perfetta
fedeltà ai suoi doveri e nello stato di vita più semplice e comune,
quali si presta ad essere imitata.
Invocazione: O modello di santità: salvami dall'ipocrisia della virtù
apparente, insegnami umiltà, amore, preghiera profonda.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
5. L'annunciazione.
"Ave, o piena di grazia, il Signore è con te". (Lc 1,28).
Contemplazione: Maria,
nel momento in cui venne annunziata all'Arcangelo, era assorta nella preghiera.
La sua anima diede tre splendori: adorazione ñ amore ñ dedizione, così
perfetti ed elevati da attrarre le compiacenze di Dio, che di quella meravigliosa
Creatura formò la Sede dell'Eterna Sapienza.
Invocazione: O Eletta fra le donne: donami la semplicità del tuo cuore, la
tua generosità, la tua fiducia incrollabile nella Parola del Signore. Ave
Maria.
"Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie
concesse alla Vergine Maria".
6. La maternità divina di Maria.
"Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù". (Lc 1,31).
Contemplazione: Nel gran
momento in cui il Verbo si vestì di carne in Maria, la sua anima benedetta
e tutto l'essere suo rimasero adombrati dallo Spirito Santo che la consacrava Madre
di Dio. Quale estasi fu la sua! La felicità del Padre la compenetrava e si
arricchiva della sua gioia materna.
Invocazione: O Madre del Verbo: disponimi ad accogliere i doni dello Spirito Santo,
affinché io diventi conforme a Gesù e figlio ubbidiente della Chiesa.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
7. La verginità
perfetta di Maria.
"Come avverrà questo? Non conosco uomo". (Lc 1,35).
Contemplazione: La Vergine
benedetta è la gloria più fulgida delle creature, che ha straordinariamente
nobilitato innalzando per prima il candido vessillo della verginità. Le anime
che a lei si affidano imitandola, possono divenire a loro volta templi vivi di Dio.
Invocazione: Sei Madre e sei vergine, o Maria: a Dio nulla è impossibile.
Trasfigura la mia anima e il mio corpo con la tua dolce e candida luce.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
8. Il martirio del
cuore.
"Stava presso la Croce la Madre di Gesù". (Gv 19,25).
Il cuore trafitto di Maria. (Cf. Lc 2,35).
Contemplazione: Maria per
la forza e la delicatezza dell'amore materno, precedeva i passi di Gesù, tenendosi
in una perfetta dedizione a tutte le disposizioni del Padre in ordine al compimento
dell'opera redentivi, perfino a donarsi senza riserve insieme a Lui, immedesimata
agli stessi palpiti del suo cuore in maniera da formare una sola vittima di espiazione.
Invocazione: Nel dolore mi hai generato, Regina dei martiri. Sostieni la mia incostanza
nel perseverare e insegnami a consolare chi soffre.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
9. Il gaudio di
Maria alla resurrezione e ascensione di Gesù.
"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore". (Lc 1,46).
Contemplazione: Gesù
riversò con radiosa pienezza il suo gaudio in Maria nel momento della resurrezione.
Per una Madre come lei, il vedere con i propri occhi l'esaltazione del Figlio che
adorava, la felicità e le ricchezze del Regno del quale entrava in possesso,
era motivo di grande gioia.
Invocazione: Madre di Gesù, Agnello immolato, sei ora esultante con Lui nella
gloria. Portami ad adorare lo splendore della sua divinità nel dono dell'Eucarestia.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
10. L'assunzione
in cielo di Maria.
"Oggi l'arca sacra e vivente del Dio vivo ha trovato il riposo nel tempio del Signore" (1 Cr 16).
Contemplazione: Il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo, rapiti di amore per la loro figlia, madre e sposa,
finito il corso della sua vita terrena, la assunsero alla celeste gloria in anima
e corpo, accompagnata dagli angeli osannati, fino alle altezze del trono di Dio,
dal quale ricevette la massima glorificazione.
Invocazione: Non sei lontana, Donna vestita di sole: sei qui, operante con tenerezza
materna, accanto a ciascuno di noi in cammino verso il cielo.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
11. La regalità
di Maria.
"Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre, e il suo regno non avrà mai fine". (Lc 1,32-33).
Contemplazione: In
Cielo Maria è il Paradiso della Trinità santa, nel quale il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo prendono le loro compiacenze. Di quale potere è
insignita questa gran Regina! E tutto a vantaggio nostro. Quale inestimabile dono
ci ha fatto Iddio dandocela per Madre!
Invocazione: Sei Regina e sei Ancella: per te e per Gesù regnare non ha significato
altro che servire. Educami, o madre, ad essere regale nel testimoniare verità
e giustizia.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
12. La mediazione
di Maria e la potenza della sua intercessione.
"Chi trova me trova la vita e ottiene favore dal Signore". (Prv 8,35).
Maria riceve la grazia di Gesù e la effonde su tutte le creature. (Cf. Gv 7,37-38).
Contemplazione: Vedo Maria
Santissima davanti all'Altissimo per ottenere la salvezza dei suoi figli peccatori.
Ricevendo tutte le grazie discendenti della Prima Sorgente, fatta dal Mediatore vera
mediatrice, ella trasmette le grazie ai suoi figli e la sua larghezza nel dare aumenta
continuamente le sue ricchezze.
Invocazione: La SS. Trinità ti ha affidato la missione della maternità
universale: io ti accolgo, come Giovanni, con amore filiale e spontaneo, consacrandomi
al tuo Cuore Immacolato.
Ave Maria.
Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse
alla Vergine Maria
La Serva di Dio, Fondatrice
delle Ancelle Adoratrici del SS. Sacramento, era spesso favorita da alcune apparizioni
dello Sposo dell'Immacolata.
Ne era molto devota e lo chiamava con amore "il nostro caro San Ginseppe".
Quanta gioia lasciavano nel suo cuore queste illuminazioni! Quanto amore e quanta
riverenza per colui che Gesù amò con amore di figlio!
Riportiamo questa visita che Madre Costanza ebbe nel marzo del 1954, nella quale
contempla San Giuseppe di una "bellezza che basterebbe da sola aforinare il
paradiso", certi che affidandoci ogni giorno anche a lui insieme a Maria seguiremo
l'esempio di Gesù, che visse a loro sottomesso.
Dal Diario
«Ero in adorazione,
quando mi vedo investita da una luce, poi, dal lato destro dell'Altare, vedo San
Giuseppe di iina bellezza che basterebbe da sola a formare il paradiso.
Rifletteva così bene la luce della Santissima Trinità che attraverso
di lui potevo vedere e conoscere chíaramente le perfezioni di Dio. Mi dava
conoscenze profonde di luci della divinità, delle bellezze sempre nuove che
vi sono in Dio.
San Giuseppe, come ho detto, era di una bellezza meravigliosa: non lo avevo mai visto
così.
Il suo corpo era talmente investito della luce di Dio che sembrava un sole. Per mezzo
di questa luce che lo investiva, io potevo penetrare e ammirare la sua mirabile perfezione
interiore, tutta la sua ricchezza di grazia.
Egli è come una perfettissima miniatura: tutto in lui è perfezione
di grazia e, come un'armoniosissima arpa, eleva delle mirabili armonie alla Santissima
Trinità, che tanto di lui si compiace. Che bel Magníficat canta al
suo Dio.
Ho chiesto a San Giuseppe che mi insegnasse a compiacere il Signore come aveva fatto
lui, che mi insegnasse soprattutto ad adorare il Verbo Incarnato. Ed egli:
«Sì, adora con profonda umiltà, con intenso raccoglimento
e anníentamento: questa è l'adorazione a Dio in spirito e verità.
Segui tranquilla e sicura queste linee. Sono sempre con voi in adorazione e vi trasmetto
il mio spirito per adorare».
Affinché si diffonda la devozione alla Sacra Famiglia e i cristiani si consegnino fiduciosamente a Maria e a Giuseppe così come il Padre ha consegnato il proprio Figlio a Maria come Madre e a Giuseppe come padre putativo, affinché Maria e Giuseppe siano accolti ed amati come via per andare a Gesù e per crescere nella conIformazione e nella dedizione totale a Lui, Unico Salvatore del mondo,
do la mia approvazione al testo della seguente preghiera:
Gesù, Maria e Giuseppe, amori miei dolcissimi, io, piccolo figlio vostro, mi consacro totalmente e per sempre a voi: a te, o Gesù, come mio adorato e unico Signore; a te, o Maria, come Madre mia Immacolata e piena di grazia; a te, o Giuseppe, come padre e custode della mia anima. Vi dono la mia volontà, la mia libertà e tutto me stesso. Voi vi siete donati tutti a me, io mi dono tutto a voi. lo non voglio più essere mio, voglio essere vostro e solo vostro. Voglio che la mia vita sia tutta vostra, con il mio corpo e la mia anima. A voi consacro tutti i miei pensieri, i miei desideri, i miei affetti e vi offro il valore delle mie buone opere presenti e future.
Accettate la consacrazione che vi faccio: fate voi in me, disponete di me e di tutte le mie cose, come vi piace. Gesù, Maria e Giuseppe, datemi i vostri cuori, prendete il mio. Unitemi con voi alla Santissima Trinità. Aiutatemi ad amare sempre più la Chiesa e il Papa. lo vi amo, vi amo. Così sia.
+ Angelo Comastri, Arcivescovo
di Loreto,
15 agosto 1997.